CARTONE E FANTASIA – Intervista a Ruggero Frigoli Co-Founder e CEO di Tonki

Per lavoro sono spesso alla ricerca di quadri o di soluzioni per arredare le pareti. Dipende certo dal budget del cliente e dai suoi gusti, ma questo progetto mi ha molto incuriosita, e visto che anche la fantastica Giulia Orsolini me ne aveva parlato con entusiasmo, ho contattato Ruggero per conoscere meglio la realtà Tonki. E come tenerla per me? La condivido con voi!

  • Ciao Ruggero, ci racconti come è nata l’idea che vi ha portato alla creazione di Tonki?

Certamente! Nel 2012, Alessandra, mia attuale compagna e socia fondatrice del progetto, era in Inghilterra. Mi mancava e decisi di farle una sorpresa. Presi un aereo e poi continuai in autostop: come nei film recuperai un pezzo di cartone e ci scrissi l’indirizzo. Un camionista mi portò a destinazione. Regalai cartone ad Alessandra come ricordo di quell’avventura. Lei ci attaccò sopra una nostra foto. Da lì a poco la nostra vita non sarebbe più stata la stessa.

  • Se dovessi spiegare ad una persona che non ne hai mai sentito parlare che cos’è un Tonki, cosa gli diresti?

Tonki è un “quadro/cornice” composto da un unico pezzo di cartone, stampato sulla parte centrale, progettato apposta perchè possa essere montato da chiunque. E’ pensato per arredare le pareti di casa, ma anche mobili e mensole. E’ possibile creare i propri Tonki da pc attraverso il sito oppure dalle app IOS e Android. Da lì si possono caricare le foto desiderate dalla libreria o direttamente attraverso Instagram e Facebook.

Semplice da ordinare, veloce da ricevere e di un prezzo accessibile a tutti.

  • Ci aiuti ad immaginare il lavoro che c’è dietro il vostro prodotto?

I cartoni arrivano già fustellati nel nostro laboratorio di Brescia e da quel momento in poi ci occupiamo di tutto noi, dalla ricezione degli ordini attraverso l’e-commerce, alla stampa, al servizio clienti. La nostra è una azienda monoprodotto, e tutto, dalla comunicazione al montaggio è curato nei minimi dettagli. Curato ma semplice, vogliamo che l’esperienza dell’utente con noi sia sempre soddisfacente. Lavoriamo sul progetto in dieci, e tra questi abbiamo due collaboratori esterni, in smart working. Siamo una squadra decisamente giovane, non arriviamo ai 30 anni per età media!

  • La soddisfazione del cliente che acquista un prodotto fisico dipende in gran parte da chi progetta e produce, ma in parte anche dalle tempistiche e modalità di consegna. Come vi siete organizzati nel delegare questa parte così delicata del lavoro?

Siamo riusciti a trovare il giusto equilibrio e siamo molto soddisfatti dei nostri partner. Il 90% vengono consegnati entro 24 ore, qualche ora in più è necessaria per le spedizione verso le isole. Le grande quantità che spediamo ogni giorno ci permettono di prendere accordi con le compagnie di spedizione e calmierare i costi. Mese dopo mese il servizio di consegna diventa sempre più evoluto, e non potrà che migliorare

  • Tonki è stata a tutti gli effetti una Startup?

Siamo partiti in piccolo, ma non abbiamo seguito il classico percorso di crescita delle Startup con le varie fasi di accelerazione o il finanziamento dei Business Angel. 

Definirei la nostra come un PMI, un’azienda a tutti gli effetti, che ha avuto una crescita non particolarmente rapida ma ha una struttura solida. Invece di chiedere dei finanziamenti preferiamo reinvestire gli utili. Così abbiamo fatto fin dall’inizio, mettendo velocemente on-line il nostro primo e-commerce, commissionato ad un amico, nove anni fa e poi modificando il percorso con i feedback del mercato. Questo approccio piuttosto pragmatico ha portato i suoi frutti e siamo cresciuti tanto!

  • Quando hai capito che la cosa stava funzionando?

Quando dopo aver venduto i primi pezzi ai conoscenti abbiamo ricevuto i primi 7 ordini da delle persone sconosciute. E’ stato un momento memorabile, all’inizio non avevamo idea di come si sarebbe evoluta la situazione.

  • E per il futuro che progetti avete?

Vogliamo internazionalizzare il progetto, e vendere anche all’estero. Vorremmo comunque continuare e produrre in Italia, il sistema di corrieri ci permetterebbe di farlo sommando una somma per la spedizione relativamente contenuta. Sarà una bella sfida non snaturare il nostro tone of voice così friendly, che ormai ci contraddistingue, ma troveremo il modo!

Se volete curiosare riguardo Tonki ecco qui qualche link ai social: 

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Trovo che Ruggero e Alessandra abbiano avuto una splendida idea e che siano stati molto bravi a realizzare il loro sogno anno per anno, gli faccio i miei più sinceri auguri per il futuro!

Chiara


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